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Il FIR crea da sempre incomprensioni e dubbi. Cerchiamo quindi di fare chiarezza su cosa sia e come deve essere utilizzato.
Il FIR crea da sempre incomprensioni e dubbi. Cerchiamo quindi di fare chiarezza su cosa sia e come deve essere utilizzato.
Il Formulario di Identificazione dei Rifiuti (FIR) è il documento di accompagnamento per il trasporto dei rifiuti: include informazioni dettagliate sulla tipologia del rifiuto, sui dati del produttore, del trasportatore e del destinatario.
Il documento è parte integrante di una serie di adempimenti normativi che comprendono anche il Modello unico di dichiarazione ambientale (MUD) e il Registro di carico e scarico dei rifiuti, tutti strumenti volti a monitorare e controllare il flusso dei rifiuti speciali.
La responsabilità dell’emissione del FIR ricade sul produttore del rifiuto; tuttavia, in caso di impossibilità da parte di quest’ultimo, il trasportatore può occuparsi dell’emissione del documento. Nonostante questa delega, le responsabilità relative alle informazioni dichiarate nel FIR rimangono a carico del produttore, assicurando così la tracciabilità e la correttezza delle informazioni relative al trasporto dei rifiuti.
Esso si compone di 4 pagine autoricalcanti e ciascuna copia ha un destinatario:
I FIR devono essere numerati e vidimati dagli uffici dalle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e devono essere annotati sul registro IVA acquisti (nel senso che deve essere registrata la fattura di acquisto del formulario con l’indicazione dei codici alfanumerici identificativi del blocco di formulari acquistato).
La vidimazione del formulario di identificazione è gratuita e non è soggetta ad alcun diritto o imposizione tributaria.