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Il processo di smaltimento delle cisterne interrate non più utilizzate prevede diverse fasi ben definite per garantire la sicurezza e il rispetto delle normative ambientali.

  1. Bonifica manuale all’interno – Inizialmente, la cisterna viene bonificata manualmente al suo interno. Questo passaggio implica la rimozione di eventuali residui e la pulizia accurata per assicurare che non rimangano materiali pericolosi.
  2. Rimozione cisterna – Una volta completata la bonifica, la cisterna viene rimossa dal terreno. Questo processo richiede l’utilizzo di attrezzature adeguate per estrarre la cisterna senza causare ulteriori contaminazioni.
  3. Smaltimento cisterna come rifiuto metallico – Dopo la rimozione, la cisterna viene classificata come rifiuto metallico e smaltita secondo le normative vigenti. Questo comporta il riciclo dei materiali metallici o il loro smaltimento in appositi impianti.
  4. Esame di laboratorio dei campioni di terreno – Successivamente, vengono prelevati campioni di terreno intorno all’area dove era situata la cisterna. Questi campioni sono esaminati in laboratorio per verificare l’assenza di residui tossici, come gli idrocarburi.
  5. Lavaggio e pulizia del terreno – Nel caso in cui l’esame di laboratorio rilevi uno sversamento di idrocarburi o altri contaminanti, il terreno interessato viene lavato e pulito in ambienti appositi. Questa operazione è fondamentale per rimuovere qualsiasi traccia di inquinamento e ripristinare la qualità del suolo.

Questo processo garantisce che la rimozione delle cisterne interrate sia effettuata in modo sicuro e nel rispetto delle normative ambientali, prevenendo potenziali rischi per l’ambiente e la salute pubblica.

Il guano dei piccioni è considerato un rifiuto organico pericoloso da smaltire in appositi impianti. Il guano è la causa di malattie che colpiscono i volatili, trasmissibili anche all’uomo, tra le quali: encefalite, salmonellosi e tubercolosi. Per questo il guano è un problema igienico sanitario.

La rimozione del guano dei piccioni (escrementi) si effettua attraverso l’uso di macchine specifiche per l’aspirazione, progettate per minimizzare la dispersione nell’ambiente di potenziali agenti patogeni.

Successivamente all’aspirazione del guano dei piccioni, l’area interessata viene pulita con disinfettanti a base di cloro. Questo passaggio è fondamentale per eliminare eventuali microorganismi nocivi, assicurando così un ambiente igienizzato.

Un rifiuto è considerato percicoloso se è: esplosivo, infiammabile, irritante, tossico, cancerogeno, corrosivo, infettivo, mutageno, sensibilizzante, ecotossico.

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