wait...

Bonifica delle cisterne interrate: normativa, modalità operative e tempi

26 Giugno 2023

La bonifica di cisterne interrate segue precise normative precise. Gli interventi variano per tecnologia, costi e durata: è essenziale agire rapidamente per evitare contaminazioni.

La bonifica di cisterne interrate segue precise normative precise. Gli interventi variano per tecnologia, costi e durata: è essenziale agire rapidamente per evitare contaminazioni.

La cisterna interrata è un contenitore per lo stoccaggio di sostanze liquide per produzioni industriali, usi commerciali o per il riscaldamento. Un tempo in voga, oggi questi serbatoi vengono soppiantati da tecnologie più recenti e rispettose dell’ambiente.

Si pone, dunque, il problema di cosa farne una volta dismessi. Questi serbatoi, infatti, restano nel terreno e ciò può costituire un pericolo serio per l’ambiente: il rischio è che si verifichi una perdita dei liquidi contenuti o di quel che ne rimane.

Prima di avviare un’operazione di pulizia e messa in sicurezza, è necessario informare Comune e Arpa, l’Agenzia regionale per la protezione ambientale. Ignorare la presenza del serbatoio è reato ambientale.

Normative applicabili alla bonifica delle cisterne interrate

La bonifica delle cisterne interrate è regolamentata da un insieme di norme nazionali ed europee che mirano a garantire la sicurezza ambientale e la salute pubblica. In Italia, la gestione dei rifiuti e la bonifica dei siti contaminati sono discipline normate principalmente dal Decreto Legislativo 152/2006, conosciuto come “Codice dell’Ambiente“.

Il Decreto Legislativo 152/2006 stabilisce i criteri e le procedure per:

  • la messa in sicurezza,
  • la caratterizzazione,
  • la bonifica dei siti contaminati, inclusi quelli con cisterne interrate.

Inoltre, specifiche linee guida regionali possono delineare ulteriori requisiti in base alle peculiarità locali, aggiungendo dettagli sui protocolli di intervento e sui limiti di emissione per le sostanze pericolose.

Modalità di intervento per la bonifica di cisterne interrate

Le modalità di intervento per bonificare le cisterne interrate variano a seconda della tipologia e della condizione del serbatoio. Gli interventi possono includere la pulizia interna del serbatoio, il trattamento e la rimozione dei rifiuti accumulati e, infine, la disinfezione o la rimozione completa del serbatoio se necessario.

Le tecnologie impiegate vanno dall’uso di robot telecomandati per la pulizia interna, che minimizzano il rischio per gli operatori, a tecniche di pompaggio e filtraggio per rimuovere i residui liquidi. La durata dell’intervento può variare da alcuni giorni a diverse settimane, a seconda delle dimensioni del serbatoio e della complessità del sito. Il costo è altamente variabile e include:

  1. manodopera,
  2. impiego di attrezzature specializzate,
  3. trattamento dei rifiuti estratti.

Per esempio, l’intervento di pulizia di un serbatoio di gasolio interrato inizia con la rimozione del combustibile residuo. Successivamente, si procede con la pulizia meccanica delle pareti interne del serbatoio per rimuovere i depositi di sedimenti e incrostazioni.

Cisterna di gasolio interrate: dettaglio boccaporto superiore

Dopo aver verificato le condizioni del serbatoio, si apre il “passo d’uomo”, ovvero il boccaporto superiore della cisterna. Viene fatta un’analisi sull’esplosività dei liquidi che poi vengono aspirati. Si prosegue con il lavaggio ad alta pressione e con l’aspirazione del refluo di risulta. Le sostanze estratte vanno poi smaltite negli appositi centri autorizzati

Questo processo può richiedere l’impiego di tecnologie di aspirazione e spazzolatura meccanica, seguite da una fase di lavaggio ad alta pressione con soluzioni decontaminanti.

Tempi di intervento

La tempistica per la bonifica di cisterne interrate è cruciale e dipende da diversi fattori:

  • le condizioni del serbatoio,
  • la presenza di sostanze pericolose,
  • le normative ambientali vigenti.

In generale, l’intervento deve essere programmato non appena si verifica una delle seguenti condizioni: rilevamento di perdite, obbligo di adeguamento normativo o scadenza dei termini di sicurezza del serbatoio stesso.

La programmazione tempestiva degli interventi è fondamentale per prevenire ulteriori contaminazioni del suolo e delle falde acquifere. Inoltre, le attività preventive, come ispezioni periodiche e monitoraggi, possono aiutare a identificare i problemi in fase precoce, permettendo così interventi più rapidi e meno costosi.

Come funziona un risanamento fognario senza scavo?

Qui inseriamo il titolo della gallery

Vuoi conoscere i nostri servizi?

Compila il form per richiedere una consulenza dedicata.

Risponderemo alla tua richiesta nel più breve tempo possibile.

Richiedi una consulenza

Cerca